terza tappa | dorso finale

RELAZIONE TERZA TAPPA

[seguire sempre verso Nord/Ovest – osservando la linea delle montagne – in direzione di Campogrosso – prendendo come punto di arrivo il Baffelan]

wikiloc traccia >> https://it.wikiloc.com/percorsi-escursionismo/alta-via-dei-montecchiani-ribelli-3a-tappa-148333653 [in calce link gpx]

In sintesi: dal Monte Civillina si scende al Passo Camonda, si transita per il Passo dei Branchi per giungere al Passo Xon attraverso la Contrada Busellati, il Cucco Moro e quindi finire in salita direttamente a Campogrosso, sotto la parete Est del Baffelan (Dorso Finale).

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testo di Alberto Peruffo da Montecchio

  1. Dalla vetta del Monte Civillina, passato il Rifugio Cristina Castagna, si prende verso destra la vecchia strada militare, fino alla decisa curva da dove parte il sentiero che porta alla Croce del Sentinello.
  2. Dalla curva, scendendo a destra, inizia con erta discesa un sentiero che dapprima corre quasi parallelo al Sentiero del Sentinello e poi piega decisamente ancora a destra, subito dopo aver passato un fitto bosco di abeti.
  3. In breve e ripida discesa si raggiunge la stradina asfaltata che sale da Contrada Camonda al Passo omonimo. Tenendo sempre la destra, si raggiunge il caratteristico capitello-riparo (possibilità di dormire per max 3/4 persone), nelle cui immediate adiacenze si trova una fontana.
  4. Si prosegue, verso la linea ideale dei monti, per la carareccia Val dei Mercanti, prendendo uno stretto sentiero, dopo aver abbandonato la strada, che sbuca al Passo dei Branchi, pure questo dotato di un notevole capitello, appena sotto il colle di collegamento con l’alta Val Leogra.
  5. Dal Passo si prende la stradina bianca per lasciarla e inoltrarsi in una bellissima faggeta, attraversando un’affascinante radura che nasconde un vecchio roccolo sopra a rocce digradanti.
  6. Ripreso lo stretto sentiero, si rientra dopo il bosco nella carareccia delle contrade, passando per un gruppo di case, intercettando la stradina che giunge dalle contrade sottostanti (Alpe e Sigismondi).
  7. Da qui si continua diritti, zig-zagando su una proprietà apparentemente priva di passaggio, ma che porta direttamente ai prati dove si trovano le frecce per Contrada Busellati.
  8. Giunti a Contrada Busellati – forse la più bella delle nostre montagne, ancora abitata, dotata di un prezioso capitello affrescato e di una remota lapide della Brigata Stella dedicata al partigiano Egifio Fiori – la si attraversa tenendo prima la sinistra (e non la destra che porta a Staro) e poi la destra, affiancando un grande tavolo di legno con forno del pane e proseguendo sui grandi prati sottostanti da dove si vede uno dei più bei panorami del Baffelan e del Cornetto.
  9. Al fondo dei prati tenere la destra e mirare al bosco soprastante, dal cui margine sinistro, ad un bivio, inizia l’erto sentiero, ripido e selvaggio che porta al Monte Cucco Moro.
  10. Giunti sulla carareccia con di fronte un curioso sentiero scalinato che porta alla sommità del monte, si tiene la destra per arrivare alla Baita del Cucco Moro (ottimo posto per riposarsi con vista frontale del Baffelan).
  11. Si prosegue per strada bianca fino ad un tornante con indicazione per Passo Xon, da dove inizia un inaspettato sentiero che sbuca sul curvone di sommità del passo, all’ex Albergo Ristorante, evitando di scendere a Staro e di sprofondare di livello nello scaranto che nasce da dietro i Busellati (nel caso, attenzione: tornare ai Busellati e prendere la giusta via).
  12. Si scende subito a sinistra per percorrere 50 metri della SP 246 Recoaro-Staro e girare subito a destra sul caratteristico tornante che anticipa il passo appena lasciato, per prendere la ripida strada delle contrade alte.
  13. Passata Contrada Zulpi (con fontana per fare acqua) e arrivati a Contrada Rive, si gira a destra per prendere il sentiero CAI che inizia a metà tra le case e che porta verso i Roccoli alti di Staro.
  14. Al bivio dei Roccoli si tiene la destra, passando diversi altri roccoli e una graziosa residenza di legno, attraverso un sentiero scosceso nel bosco. Dopo una ripida salita, e una serie di tratti stretti e molto esposti, si raggiungono gli ultimi “straordinari” roccoli dove si vede l’immagine più iconica del Baffelan, da noi scelta come simbolo (betulla con segno del sentiero e parete est del Baffelan sullo sfondo).
  15. Si rientra nella vecchia via che sale da Staro, intercettando poco più avanti quella che arriva da Merendaore, le quali portano tutte al Cippo Confinario della Repubblica Veneta nella radura poco sopra alla casera di intersezione.
  16. Dal cippo si prosegue su splendida faggeta fino al tornante chiamato Piazza delle Erbe. Qui ci sono due possibilità. La prima, diretta, gira a destra e giunge direttamente sotto al Baffelan. La seconda, una variante, prosegue sulla vecchia mulattiera e arriva nella strada tra il Baffelan e il Rifugio di Campogrosso.
  17. La prima più ripida e affascinante, la seconda è più facile e anche molto bella. Prenderemo la prima, che passa un sentiero molto selvaggio per transitare sul caratteristico ponte di legno dipinto di verde che passa il torrente della sorgente Lonera, che nasce proprio sotto i piedi del Baffelan e della Cima delle Ofre.
  18. Si bypassa la presa dell’acquedotto Barloche per inoltrarsi nel ripidissimo Pra del Mola, girando a sinistra, nel ripido del bosco, quando si arriva al Rifugio-Bivacco gestito dagli Alpini.
  19. Da qui sempre diritti, con uno strappo deciso sul bosco liminare e roccioso, si sbuca proprio sotto il Baffelan, a pochi metri da Malga Boffetal.
  20. Dalla Malga si può osservare e toccare la parete Est del Baffelan, quindi riprendere la strada del Re che porta a Malga Campogrosso e al Rifugio.
  21. Poco prima di giungere alla Malga, sulla destra si stacca il sentiero che passa sotto la Sisilla e che scende al Rifugio nei pressi del monumento a Toni Giuriolo.
  22. Entrati nel Rifugio, per ospitalità o ristoro (attenzione agli orari) si può visitare la bellissima biblioteca al piano superiore.

PER LA DISCESA: in caso di mancato servizio del piccolo bus di linea Recoaro-Campogrosso, attivo solo nelle giornate festive stagionali, si può chiedere un passaggio (autostop) ai molti escursionisti che salgono (v. parcheggi adiacenti). Giunti a Recoaro, il servizio SVT, presso la stazione locale all’inizio del paese, offre diverse corse per scendere a valle.

GALLERIA FOTOGRAFICA
foto di Alberto Peruffo

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NOTE E BIBLIOGRAFIA MINIMA
(in corso di aggiornamento)

  • Castagna, Arturo Franco. 2011. A un passo dal cielo. Antersass Casa Editrice.
  • Magrin, Bepi. 2014. Piccole Dolomiti Pasubio. Un secolo di alpinismo. Nuovi Sentieri edizioni.
  • Casarotto, Guido. 2015. Piccole Dolomiti e dintorni. Cierre edizioni.
  • Tomba, Adriano. 2020. Le montagne dietro casa. Mediafactory.

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MAPPA GPX


Antersass Casa Editrice | Montecchio Maggiore | VI
PRIMA PUBBLICAZIONE 29 DICEMBRE 202
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